Bentornato Presidente…
Tutti i grandi sono stati piccoli,
ma pochi di essi se ne ricordano.
ANTOINE DE SAINT-EXUPÉRY
Cari lettori,
non me ne voglia il neo rieletto Presidente Mattarella e non me ne vogliate vo i lettori, ma credo veramente che l’unica strada possibile sia quella di riderci sopra, scherzarci un po’ perché altrimenti ci sarebbe di che essere arrabbiati e forse anche di più…
Abbiamo il nuovo Presidente della Repubblica… che poi è anche quello di prima, quello che aveva detto in tutte le salse: io il mio l’ho fatto, ora voi fate il vostro.
Ora, chi mi conosce sa perfettamente che io l’ho sempre detto e non solo pensato: l’accoppiata Mattarella-Draghi era l’unica strada percorribile da questo Parlamento ormai totalmente delegittimato e incapace anche della pur minima strategia… ma che dico strategia… sarebbe bastato un pensiero originale…
E invece in questo Parlamento dove anche l’ultimo con un minimo di vista è RE in una landa ospitata da ciechi totali (in terra caecorum monoculus rex), ci siamo dovuti arrendere all’inevitabile, ovvero alla vecchia logica tutta italiana del gattopardismo. Tancredi, ne “Il Gattopardo”, pronunciò la famosa frase: «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi», frase che bene rappresenta il sentimento comune italiano che vede nel trasformismo l’atteggiamento principe della politica italiana, dalla nascita della nazione ad oggi.
E come non vedere in questo esito presidenziale, che di sicuro tutela tutti noi in un momento che poteva vederci nel bel mezzo di una bufera economico-finanziaria, il trasformismo tipico della nostra classe politica, specie oggi che non c’è più nessuno che riesca a governare i gruppi parlamentari…
Lo spettacolo che abbiamo visto in questi giorni è plasticamente rappresentativo proprio di questo malcostume tutto italiano che vede ormai la politica italiana completamente destabilizzata, balcanizzata, intendo con ciò una politica fatta non più da partiti ma da tribù, gruppuscoli, piccole entità libere di aggregarsi e riaggregarsi in totale autonomia.
Probabilmente l’unico partito che appare compatto e organizzato sembra essere quello della Meloni che rimane l’unico all’opposizione (ruolo normalmente più facile che non quello di governo) mentre tutti gli altri partiti di governo sono attraversati da divisioni e spaccature più o meno vaste ed evidenti… ma dico probabilmente perché non ne sono pienamente convinto.
L’unica cosa certa è che Mattarella di nuovo alla presidenza della Repubblica vuol dire che il governo Draghi andrà avanti, di sicuro, fino alla fine della legislatura, sperando che torni ad essere incisivo e utile per noi cittadini. Poi la palla toccherà nuovamente a noi cittadini che dovremo dimostrare di saper scegliere bene per il prossimo parlamento e per il prossimo governo… e anche di questo non ne sono pienamente convinto!
Un abbraccio a tutti voi e, come sempre, scrivete quello che ne pensate a:
abassanelli@costruirehifi.net.
Buona musica e avanti tutta!
Andrea Bassanelli
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Arrivederci Presidente…
Bentornato Presidente…
di Andrea Bassanelli
Lettere al Direttore
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