FEDELTÀ DEL SUONO #328 – LUGLIO 2023 – A PROPOSITO DEGLI ULTIMI EDITORIALI…
A proposito degli ultimi editoriali…
La musica è ciò che mi fa credere che l’umanità sia tuttavia meravigliosa,
è un linguaggio universale che unisce e mi fa stare bene.
MARQUICA
Questa è la lettera di risposta a Roberto, un nostro lettore, che troverete nello spazio dedicato alla posta con anche il seguito di questa mia.
Caro Roberto
Ti ringrazio di cuore per la tua articolata e completa lettera che mi hai voluto inviare… e che, come stai vedendo, ho utilizzato come base del mio editoriale di luglio!
Negli ultimi editoriali ho voluto parlare del nostro settore, di questo mondo dell’Hi-Fi che tanto ci appassiona.
Fedeltà del Suono nasce nei primi anni ‘90 e Costruire HIFI pochi mesi dopo aiutata nel suo lancio dal fatto che proprio Fedeltà del Suono ne ospitò il primo “vagito” come supplemento per presentare l’idea editoriale al grande pubblico degli appassionati Hi-Fi.
Io all’epoca lavoravo per Binari per la rivista che si occupava di informatica (Micro & Personal Computer) e mi ricordo bene quei numeri lanciati con un floppy in omaggio! Costruire HIFI nasceva con l’idea di presentare al pubblico degli appassionati una valida alternativa all’acquisto di impianti Hi-Fi che, già allora, cominciavano a costare cifre decisamente importanti.
L’autocostruzione di sistemi audio di alta qualità era, già più di TRENTA ANNI ORSONO, forse l’unica alternativa per chi non poteva permettersi il lusso di acquistare componenti che costavano più di 4 o 5 stipendi dell’epoca… alle volte anche di più!
Oggi, forse e se possibile, la situazione si è ancora più estremizzata, basti pensare all’impianto presentato al Monaco High End dal costo di 3.600.000,00 € (circa 2.500 volte uno stipendio medio odierno!!!).
La tua lettera risponde appieno alle mie paure e ai miei quesiti non esplicitati: dove stanno portando questa nostra passione alcuni grandi e noti marchi dell’alta fedeltà? E’ ancora possibile parlare oggi di “passione” quando alcuni marchi, anche storici, continuano a propinarci prodotti fatti più per catturare l’ego irrisolto di qualche riccone un po’ “sciocco” (tanto per restare sul TUO pezzo), piuttosto che per rispondere alla vera passione che ci accomuna, OVVERO ASCOLTARE MUSICA IN CASA e, magari, ASCOLTARLA ANCHE BENE!
Infatti tu, caro Roberto, hai colto appieno il vero problema di fondo: il “BEN AUDIRE” come tu lo chiami.
Questo, e NON ALTRO, dovrebbe essere AL CENTRO DI OGNI NOSTRO PENSIERO, al centro della nostra passione che È E RESTA LEGATA ALL’ASCOLTO DELLA MUSICA RIPRODOTTA!
Allora dovremmo tutti noi porci alcune domande:
Che cosa è la musica riprodotta?
Perché la ascoltiamo?
Perché la vogliamo ascoltare BENE con il nostro impianto!
Partiamo dal primo quesito: che cosa è la musica riprodotta?
Domanda semplice risposta complessa. Noi che amiamo la musica cerchiamo di ascoltarla spesso, quando ci è consentito, e soprattutto in modo da poterne godere in maniera rilassata. E’ un po’ come godersi un buon distillato magari gustando un profumato sigaro (a chi piace!). Questa è la condizione migliore per ascoltare musica ma NON l’UNICA!
Io cerco di ascoltarla quando mi sposto in auto per lavoro o per diletto, la ascolto quando faccio attività all’aria aperta, la ascolto quando mangio, quando faccio la doccia… insomma cerco di ascoltarla il più possibile nella mia vita di tutti i giorni anche se NON SEMPRE NEL MODO MIGLIORE POSSIBILE! Ma non per questo non mi ripaga con una scarica di emozioni e di piacere… noi tutti dovremmo rimettere il PIACERE, lo STARE BENE e la FELICITÀ al centro della nostra Vita, quella con la V maiuscola.
Ma io la musica la ascolto, spesso e quando posso, anche DAL VIVO! Il concerto dovrebbe essere la massima aspirazione di ogni SERIO APPASSIONATO DI MUSICA anche se, purtroppo, mi è capitato e mi capita ancora oggi di parlare con dei lettori o con degli appassionati alle fiere che NON AMANO I CONCERTI DAL VIVO.
Troppa confusione e poca qualità dell’ascolto, sono le critiche che più spesso vengono fatte… eppure io mi ricordo ogni concerto al quale ho assistito, mi ricordo l’emozione di veder cantare Freddy Mercury e di godere della sua performance artistica inarrivabile, mi ricordo la voce di Annie Lennox cantare a Grenoble, mi ricordo l’emozione del primo concerto di Vasco Rossi a Milano, e poi del secondo e del terzo fino ad arrivare all’emozione di essere presente all’evento di Modena… ma mi ricordo anche il concerto di Mario Biondi a Roma, di quello di Paolo Conte al “vecchio” Santa Cecilia, di Uto Ughi in una piccola chiesa in Umbria, di tanti e tanti artisti che ho avuto il piacere e l’onore di ascoltare suonare e cantare dal vivo… mi ricordo della jam session di Bobby Watson in un piccolo locale insieme a una trentina di appassionati… mi ricordo dell’ultimo concerto al quale ho assistito, quello de I Solisti Aquilani & Roby Lakatos Ensemble, organizzato dalla passione e competenza di Silvia Alunni per la stagione estiva di Visioninmusica…
Il “MI RICORDO” dovrebbe essere il filo conduttore che ci lega alla musica, specialmente quella “DAL VIVO”, che si contrappone, come dice il nostro Lorenzo Zen, alla musica “DAL MORTO”, alla musica riprodotta che spesso, però, è l’unica possibilità che abbiamo per godere di alcuni GRANDI MUSICISTI che ci hanno lasciato ma che hanno accompagnato le nostra Vite.
Io ho avuto la fortuna di ascoltare Freddie Mercury dal vivo ma oggi ho anche la fortuna di poterne continuare a godere, ancora e ancora…
Ecco quindi che ci avviciniamo alla seconda domanda, perché ascoltiamo musica riprodotta?
Da quello che ho finora scritto appare evidente che il tratto distintivo è legato alle nostre sensazioni, all’aspetto emotivo e passionale di ciò che la musica produce durante l’ascolto.
Assistere ad un concerto dal vivo ci dona la gioia di ascoltare MUSICA ma anche il piacere (non per tutti) di condividere questo ascolto con altre persone nello stesso momento: la potremmo definire empatia!
Le emozioni che quell’artista suscita in noi sono amplificate dal fatto di ascoltarlo insieme ad altre decine, centinaia o migliaia di altre persone che INSIEME a noi godono dello stesso piacere.
Può piacere o non piacere ma è una sensazione INDIMENTICABILE!
Ma questa è la musica dal VIVO… perché invece amiamo ascoltare MUSICA RIPRODOTTA?
La risposta è semplice come solo un bambino potrebbe darla: PERCHÉ CI FA STARE BENE!
“La vita senza la musica sarebbe un errore”, scriveva Friedrich Nietzsche ne “Il crepuscolo degli idoli” e credo che probabilmente mai frase fu più vera e pregnante. Oggi la tecnologia ci mette a disposizione una serie quasi infinita di possibilità di godere del piacere della musica.
Abbiamo librerie con milioni di brani (pensate che solo iTunes, nell’arco di ventidue annidi vita, è passata da poco meno di MILLE brani ad oltrepassare i CENTO MILIONI di brani!), decine di piattaforme di streaming, programmi tv e online che ci trasmettono musica in ogni momento e per qualsiasi gusto musicale… senza ombra di dubbio MAI COME OGGI la musica pervade ogni momento della nostra esistenza e ci consente di continuare a godere di artisti che altrimenti sarebbero persi per sempre.
Artisti come Ella Fitzgerald, Amy Winehouse, Frank Sinatra, Michael Jackson, Louis Armstrong, Aretha Franklin, David Bowie, Whitney Houston, Prince, Elvis Presley… e potrei continuare per ore certo che alla fine ne dimenticherei sicuramente troppi!
Ecco allora che la MUSICA RIPRODOTTA diviene l’unica possibilità che abbiamo per conoscere, ascoltare e ricordare veri e propri geni musicali di sempre.
Ancora una volta, quindi, l’aspetto EMOTIVO è quello preponderante in questa scelta di ascoltare la musica riprodotta.
La risposta quindi alla mia ultima domanda appare quindi scontata, perché la vogliamo ascoltare BENE con il nostro impianto?
Perché ascoltare BENE la musica AUMENTA IL NOSTRO PIACERE.
Ci fa stare MEGLIO.
Ci dona FELICITÀ!
Ascoltare la musica in macchina o con le cuffie mentre cammino in un parco mi fa stare BENE.
Ascoltare la musica con il mio impianto e nelle migliori condizioni possibili ì, mi fa stare MEGLIO!
Per quanto mi riguarda la discussione potrebbe finire qui ma non voglio rifuggire la provocazione di Roberto in risposta ai miei ultimi editoriali, quando dice: Altro che allontanarsi dalle mostre… “Fuggite, sciocchi!”
Il vero problema è SAPER SCEGLIERE, come sempre accade nelle nostre Vite.
E il SAPER SCEGLIERE BENE è legato a tanti fattori: i nostri gusti, le nostre disponibilità economiche, la conoscenza di NOI STESSI, la nostra CULTURA, etc..
Questi fattori, carissimi lettori, fanno la differenza tra una persona che sa SCEGLIERE BENE ciò che lo fa STARE BENE e chi, invece, fa una scelta dettata solo ed esclusivamente da uno di questi fattori, la differenza tra SOSTANZA e APPARENZA, tra ESSERE e AVERE.
Qualcuno mi risponderà che sto facendo filosofia spicciola… secondo me sto solo parlando di Vita.
Io nel frattempo vi invito a tenere d’occhio i nostri canali social su Facebook e il nostro sito web nelle prossime settimane, dove vi informeremo sugli sviluppi della situazione e su nuove iniziativa ONLINE che dovrebbero vedere PRESTO la luce!
Prima di salutarvi, non posso che invitarvi nuovamente a SOSTENERCI sottoscrivendo l’abbonamento a FEDELTÀ DEL SUONO oppure a rivolgervi, come avete sempre fatto, al VOSTRO EDICOLANTE DI FIDUCIA che continuerà a fornirvi la VOSTRA COPIA DELLA RIVISTA! Se, per qualsiasi motivo, non dovesse più averla, potete chiedere al VOSTRO EDICOLANTE di farsela rimandare oppure POTETE SCRIVERE A:
chiedendo di acquistare la copia di questo numero, ma prima dell’uscita del numero successivo, allo STESSO PREZZO DI COPERTINA, SPESE DI INVIO COMPRESE.
Scrivetemi pure, come sempre, senza remore a:
abassanelli@fedeltadelsuono.net
Buona musica e avanti tutta!
Andrea Bassanelli
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